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Incidenti sul lavoro: il tragitto casa-lavoro è coperto dall’assicurazione?

By Maggio 30, 2022Marzo 4th, 2024Uncategorized
Sfera Legale

Il tragitto casa-lavoro può nascondere delle insidie e prevedere incidenti che non ci saremmo mai aspettati. In fondo, ci spostiamo con mezzi propri oppure con mezzi pubblici, come in qualsiasi altro momento durante la giornata. 

Durante questo intervallo di tempo, il lavoratore dipendente deve avere una tutela perché si sta recando a lavoro. Ma in che termini? 

Abbiamo pensato di realizzare una guida sull’infortunio in itinere per rendere consapevoli i lavoratori di quali sono i loro diritti nel caso in cui avvenisse un incidente mentre si stanno recando sul posto di lavoro. 

 

Significato e definizione

L’infortunio in itinere non è altro che un incidente che il lavoratore ha subito durante il tragitto per recarsi presso il luogo di lavoro oppure tornando verso casa. Può intendersi anche il tragitto tra un luogo di lavoro e un altro nel caso si abbiano due rapporti di lavoro. 

Come sicuramente saprai, il datore di lavoro ha l’obbligo di assicurare i dipendenti presso l’INAIL e deve versare all’ente un importo per coprire il lavoratore in caso di infortunio. 

 

Chi paga in caso di incidente in itinere? 

Come detto, il datore di lavoro è il soggetto proposto a pagare l’assicurazione all’INAIL per coprire il dipendente da qualsiasi tipologia di infortunio lui dovesse subire. Anche nel caso di negligenza o distrazione da parte del lavoratore stesso. 

Una volta che il lavoratore ha subito l’incidente, deve recarsi al pronto soccorso oppure chiamare l’ambulanza. In questa maniera dichiara che si è trattato di un infortunio in itinere. Qualora si trattasse di un infortunio di lieve entità, può anche rivolgersi al medico di famiglia. 

Quest’ultimo potrà rilasciare un certificato di malattia qualora sia necessario, approfondendo che si è trattato di un infortunio in itinere. Ciò è molto importante perché viene comunicato all’INAIL e derivano una serie di conseguenze che conoscerai più avanti. 

Nel caso in cui i tuoi diritti non fossero rispettati dal tuo datore di lavoro, ti consigliamo di rivolgerti ad un supporto legale a basso costo per ottenere la tutela di cui hai bisogno. Il team di Sfera Legale è pronto ad intervenire in tuo aiuto con la professionalità necessaria a far rispettare i tuoi diritti come lavoratore dipendente. 

 

Malattia

Nel caso in cui ci fossero i requisiti per la malattia, otterrai il 1° giorno il 100% della retribuzione da parte del datore di lavoro. Mentre il secondo e il terzo giorno la retribuzione è sempre a carico del datore di lavoro ma si abbassa al 60%. 

Se la prognosi è maggiore di 3 giorni, il datore di lavoro deve presentare online la denuncia all’INAIL. La denuncia deve avvenire entro le 48 ore dal momento in cui c’è stata la ricezione del certificato di malattia. Oppure nel giro di 24 ore se il dipendente è in pericolo di vita o è morto. 

 

Quali sono le condizioni

Nel caso di infortunio in itinere, è necessario fare chiarezza su alcuni aspetti che riguardano la tipologia di risarcimento. In particolare, dobbiamo distinguere il caso se avviene in seguito all’utilizzo di mezzi pubblici oppure su bicicletta. Solo in questi casi il dipendente ha diritto al risarcimento. 

Il risarcimento non è previsto nel caso in cui si utilizzi la propria auto. La stessa Cassazione ha chiarito le fattispecie in cui è previsto il diritto al risarcimento in caso di infortunio in itinere utilizzando il proprio mezzo di trasporto: 

  • Mancano mezzi pubblici e quindi il lavoratore è obbligato a usare la sua auto;
  • I mezzi pubblici ci sono, ma non gli permettono di arrivare puntuale oppure sono molto disagevoli per le sue esigenze familiari.

Probabilmente ti starai chiedendo il perché l’incidente in bici è oggetto di risarcimento mentre quello in auto no, trattandosi comunque di mezzo proprio. Tutto ciò che devi sapere è che la bici è stata equiparata ai mezzi pubblici. 

 

Risarcimento danni auto

Probabilmente lo avrai capito, ma se l’INAIL non provvede ad un risarcimento nel caso in cui l’incidente in itinere fosse in auto, non coprirà neanche i danni derivanti dal sinistro stesso. 

 

Altri tipi di incidente

Il risarcimento, però, è dovuto nel caso in cui ci sono altre due tipologie di incidenti: quello avvenuto a piedi e per le scale. Una sentenza della Cassazione ha anche chiarito che l’incidente viene risarcito nel caso in cui la caduta avviene varcando la soglia di casa. 

 

Anche la caduta delle scale, se avviene nel luogo di lavoro oppure nel tragitto lavoro-casa oppure casa-lavoro, è coperto da assicurazione. 

 

Entro quanto tempo considerare il risarcimento

Molte persone pensano che il risarcimento in caso di infortunio in itinere è dovuto solamente se l’incidente avviene entro 30 minuti dall’uscita di casa o dall’ufficio. L’INAIL risarcisce per tutto l’intervallo di tempo che interessa il tragitto casa lavoro oppure lavoro casa. Sia nel caso in cui sia superiore a 30 minuti che inferiore. 

 

Cosa fare nel caso di infortunio in itinere? 

Nel caso in cui avvenisse un infortunio in itinere, il dipendente dovrà recarsi al pronto soccorso oppure chiamare un’ambulanza oppure rivolgersi al medico di famiglia. In secondo luogo, dovrà avvisare il datore di lavoro affinché possa effettuare la comunicazione all’INAIL. Infine, si occuperà di inviare in azienda il certificato medico. 

Dal suo canto, l’azienda dovrà comunicare all’INPS la ricezione del certificato medico entro due giorni. Il termine è di 24 nel caso in cui il dipendente sia in fin di vita oppure è deceduto. 

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