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Cosa succede se si richiede un finanziamento e non si pagano le rate?

By Dicembre 22, 2021Marzo 4th, 2024Uncategorized
Sfera Legale

Nella vita di tutti noi, capiterà di richiedere un finanziamento ad una banca oppure ad altre tipologie di istituti finanziari. I mutui, o finanziamenti, sono dei prestiti in denaro che devono essere restituiti considerando anche un tasso di interesse che può essere fisso o variabile. 

In linea generale, questi finanziamenti possono essere utilizzati per acquistare una casa oppure possono essere anche dei prestiti al consumo. Insomma, senza dover approfondire troppo la questione “finanziamenti”, è importante capire cosa succede se non si dovessero pagare le rate.

Potrebbe capitare che ad un certo punto tu non sia più in grado di far fronte al pagamento delle rate del prestito oppure del mutuo. Cosa succede? Quali sono le conseguenze di questa situazione? Abbiamo cercato di approfondire questa tematica offrendo una panoramica completa della situazione.

Se hai appena chiesto un finanziamento e hai timore che un giorno tu non abbia più la possibilità di rimborsare le rate del mutuo, troverai la risposta all’interno della nostra guida.

 

Come funziona un finanziamento con una banca?

 

Per finanziamento si intende una scrittura privata tra un istituto finanziario (generalmente una banca) e il beneficiario. Il finanziamento ha dei caratteri diversi dal mutuo in quanto il primo non necessita della presenza di un pubblico ufficiale.

L’assenza di un pubblico ufficiale è importante in merito al mancato pagamento delle rate del finanziamento stesso. Infatti, ciò comporta che l’istituto finanziario non potrà procedere subito al pignoramento dei beni, dovendo prima rivolgersi al tribunale per ottenere contestualmente un decreto ingiuntivo. 

Qualora, invece, si trattasse solamente di ritardo nel pagamento delle rate del finanziamento, l’ente che ha erogato il finanziamento dovrà prima contattare il debitore telefonicamente e sollecitarlo al pagamento.

Nel caso in cui ci fosse un esito negativo del solletico, l’istituto finanziario potrà poi contattare l’ufficio del recupero crediti per mettere in campo tutte le azioni volte al recupero del dovuto.

Qualora la banca dovesse avvalersi di un’agenzia per il recupero crediti è importante che vengano rispettate alcune regole e che l’intervento non sfoci in un’attività di stalking. Se sei in una situazione di difficoltà e hai bisogno di un professionista che ti consigli sul da farsi, potresti necessitare di un supporto legale a basso costo, cosa non sempre facile da trovare.

 

Da oggi però potrai rivolgerti a Sfera Legale, un gruppo di professionisti che si occuperà della tua situazione a 360°. Tu scegli quale livello di protezione preferisci ed abbonati, così avrai la sicurezza di avere un avvocato a consigliarti, sempre a portata di telefono.

 

SIC e CAI: cosa sono e cosa rischi in caso di mancato pagamento?

 

In Italia, migliaia di persone si affidano alle finanziarie per ottenere immediata liquidità e quindi un prestito, per poter affrontare spese di vario tipo. Ad esempio, alcune persone potrebbero aver bisogno di acquistare l’arredamento per la propria casa oppure un’automobile. Altre ancora, potrebbero aver bisogno di prestiti di carattere personale.

 

Insomma, qualunque sia la destinazione del finanziamento, devi sapere che quando richiederai un prestito i tuoi dati saranno trasmessi al SIC, il sistema di informazioni creditizie. 

Si tratta di un database in cui vengono raccolte tutte le informazioni che vengono trasmesse dagli istituti di credito. In questo database ci sono i nominativi di tutti coloro i quali hanno ottenuto un prestito e di tutti coloro che sono stati inadempienti rispetto al rimborso del finanziamento.

In realtà, è bene fare una distinzione tra due banche dati differenti. Nella prima, chiamata SIC, ci sono i dati dei debitori, della tipologia di finanziamento e di tutte le caratteristiche inerenti come importo, durata, puntualità nel rimborso delle rate e le eventuali irregolarità.

Invece, il CAI (Centrale Allarme Interbancaria) raggruppa i dati di tutte le persone che non sono in grado di rimborsare le rate del finanziamento. Queste persone sono ritenute inaffidabili.

All’interno di questo database vengono segnalati solamente i cattivi pagatori che, nonostante il sollecito per raccomandata, continuano ad essere inadempienti verso l’istituto finanziario.

Qualora il tuo nome fosse iscritto alla Centrale dei Rischi, ci sono delle gravi conseguenze da dover prendere in considerazione. Ad esempio, non potrai più emettere assegni, richiedere nuovi prestiti, aprire un conto corrente e fare uso di carte di credito.

 

Cosa succede se non pago un Finanziamento?

 

Adesso che hai un’idea più chiara di cosa è un finanziamento e di quali sono i poteri in possesso degli enti di credito, è importante capire nel dettaglio cosa potrebbe accadere nel caso in cui non si rimborsassero le rate di un prestito.

 

Come detto, gli istituti di credito si rivolgono a delle società private che si occupano di recuperare credito da parte di persone inadempienti. Sicuramente i modi che vengono utilizzati da queste agenzie, spesso possono essere piuttosto insistenti e fastidiose.

Tralasciando questo, bisogna tenere presente che, nel caso in cui c’è il mancato pagamento di una rata, il debitore si troverà a pagare gli interessi dovuti per contratto e anche gli interessi moratori per pagamento in ritardo. 

In ogni caso, la legge stabilisce che l’istituto finanziario debba prima rivolgersi al tribunale per ottenere il decreto ingiuntivo. Il decreto ingiuntivo è un provvedimento esecutivo con il quale il giudice intima al debitore di pagare le rate e procedere al rimborso.

Il debitore potrà opporsi entro 40 giorni dalla notifica del decreto ingiuntivo. Nel caso in cui non si dovesse opporre, il decreto diverrebbe esecutivo e non potrà più essere impugnato. 

Una volta in cui il decreto ingiuntivo diventa esecutivo, l’ente di credito si occuperà di comunicare un atto di precetto al debitore che dovrà pagare entro 10 giorni.

Qualora dovessero passare anche i 10 giorni senza alcuna notizia da parte del debitore, la banca potrà procedere al pignoramento dei beni, procedendo alla vendita all’asta degli stessi attraverso il tribunale. I beni che possono essere messi all’asta sono beni immobili, automobili, stipendio o pensione, etc. 

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